Bimota DB6C 1080 Limited Edition
Ad eccezione della bicilindrica due tempi denominata 500V-due, la Bimota ha sempre utilizzato propulsori provenienti dai più disparati costruttori quali Honda, Suzuki, Kawasaki, Yamaha e Ducati, abbinati a ciclistiche realizzate in proprio, vero fiore all'occhiello di questa Casa motociclistica con sede a Rimini. Moltissime sono le motociclette che hanno caratterizzato la storia di questo marchio italiano (che ha anche partecipato al mondiale Superbike in tempi diversi), ancora oggi quotatissime e ricercate. Dopo ripetuti problemi economici che hanno portato l'azienda al fallimento, nel 2003 una nuova società ha "riavviato" la Bimota con importanti investimenti presentando al pubblico la DB5, sportiva stradale che ha sancito definitivamente il ritorno della casa riminese nel panorama motociclistico internazionale. La qualità e la cura costruttiva delle Bimota è sempre stata altissima, e sinceramente il termine Atelier per questa fabbrica lo trovo più appropriato. |
Scovare special su base Bimota è alquanto difficile, dato che le moto già nel momento in cui escono dalla fabbrica sono difficilmente migliorabili. La Moto Corse, azienda giapponese che da tempo segue Bimota e anche altri marchi italiani sul suolo nipponico, ha approntato questa DB6 Delirio, che appare regolarmente come modello in vendita nel loro sito web. Questa bicilindrica raccoglie moltissime parti speciali realizzate dalla Moto Corse, tra cui spiccano le pedane, la particolare viteria in titanio e soprattutto gli splendidi terminali in alluminio che donano una diversa fisionomia alla moto, ora decisamente più intonata allo stile corsaiolo e "cattivo" della naked riminese. Altre parti speciali, come ad esempio i freni a disco Alth, vengono installati su quasi tutte le special prodotte dalla Moto Corse in quanto essi sono distributori ufficiali sul suolo giapponese di questi prodotti. |